…più affamate di prima.
In Francia, l’Assemblea Nazionale (sì, quella cosa creata dal Terzo Stato durante la Rivoluzione), sta esaminando un disegno di legge che punisce con la reclusione da 1 a 3 anni e con multe da 15.000 a 45.000 chiunque inciti ad astenersi da, o a rinunciare a, trattamenti terapeutici o profilattici.
In Italia, invece, gruppetti improvvisati di dissidenti allo sbaraglio si preoccupano di organizzare convegni su “verità nascoste”: e cioè su verità che loro, semplicemente, ignorano.
Un esempio? Il fatto che è dal 1948, ossia non proprio da ieri, che l’OMS adotta regolamenti sanitari destinati a entrano direttamente in vigore in tutti gli Stati che non si oppongono previamente, e nelle debite forme, alla loro adozione da parte dell’organizzazione medesima; oppure, che la stessa OMS sta promuovendo da anni, alla luce del sole, l’adozione di un trattato che, qualora fosse adottato ed entrasse in vigore, trasferirebbe dagli Stati contraenti all’organizzazione in questione determinati poteri in materia di politica sanitaria.
Appena scesi dalla montagna del sapone, i dissidenti nostrani si stupiscono, increduli, che l’OMS si comporti per quella che è, cioè un consesso globalista dominato da interessi demo-pluto-massonici: che è un po’ come scandalizzarsi di fronte all’oste che vuole fare i propri interessi di bottega vendendo per nettare un vino scadente, senza pensare nemmeno per un momento di avvertire gli avventori che il problema è l’oste, e non il vino.
In questo caso, per tornare agli esempi di prima, basterebbe ricordare all’uomo della strada che gli Stati possono sempre recedere da qualsiasi organizzazione internazionale di cui siano membri, sia che essa si chiami OMS o UE; o, ancora, che il famoso “trattato pandemico” è e resta un trattato internazionale che, come tutti i trattati internazionali, deve essere negoziato, firmato e ratificato secondo le procedure costituzionali vigenti in ciascun Paese: ciò che comporta, per l’Italia, l’intervento del Governo in sede negoziale e di firma, quello congiunto del Capo dello Stato e delle Camere in sede di ratifica e, nuovamente, quello del Governo in sede di deposito della ratifica stessa.
Intendiamoci: sono ovvie le difficoltà che ostacolano l’esercizio del diritto del cittadino-sovrano, in quanto elettore, di vigilare su tutte queste fasi procedurali. Ma se non si ricorda la titolarità di un diritto, pensare di spronare il suo esercizio diventa pura utopia.
Certo è che in Francia, in barba ai diritti del cittadino-sovrano ed elettore, le élites massoniche, ossia le streghe che governano e controllano i processi legislativi, pianificano la repressione di ogni eventuale dissenso popolare mediante l’impiego di strumenti di diritto penale: ciò che suona un po’ come un avvertimento di stampo mafioso dato ad altri ordinamenti ancora più pavidi e collusi con le élites in questione, come quello italiano, solo per fare un esempio.
Chissà se c’è un modo efficace per ricordare all’Assemblea Nazionale le circostanze in cui è nata …