A differenza di quanto vorrebbero far credere i giornali “dem” (e quindi, bontà loro, liberisti, globalisti, ecc.), il 25mo emendamento della Costituzione americana (introdotto nel 1967) ha finora trovato concreta applicazione una volta sola, e non per sostituire – come vorrebbe qualcuno – un presidente “dimissionato”, ma, al contrario, per nominare un nuovo vice presidente al posto del precedente, dimessosi spontaneamente.
Tanto per essere chiari: nel 1973, a seguito delle dimissioni del vice presidente Spiro Agnew, il presidente Richard Nixon nominò vice presidente Gerald Ford; quest’ultimo assunse la carica in virtù di tale nomina, e quindi senza essere stato eletto dal popolo americano (mentre, prima dell’entrata in vigore del 25mo emendamento, in un caso analogo la carica di vice presidente sarebbe rimasta vacante fino alle nuove elezioni presidenziali); Ford subentrò a Nixon nel 1974, quando anche quest’ultimo si dimise (a seguito dello scandalo Watergate).
Premesso che la questione in parola costituisce il classico problema di diritto interno di cui, al resto del mondo, dovrebbe importare non più di tanto, anche in virtù del principio generale di diritto internazionale che si concretizza nel divieto per gli Stati di ingerire negli affari interni di altri Stati, può comunque essere utile ricordare che, grazie all’applicazione del 25mo emendamento, Ford è stato il primo, unico e solo presidente degli Stati Uniti d’America a non essere stato eletto né alla carica di vice presidente né a quella, appunto, di presidente.
Un primato ineguagliato nella storia statunitense, quello detenuto da Ford. Anzi, il primo di ben due primati, visto che la presidenza di Ford è stata la più breve in assoluto della storia degli USA (si si escludono i presidenti dimissionari e quelli uccisi e morti nel corso del mandato).
Solo due record da Guinness dei primati, quindi? No, proprio no. Perché durante la breve amministrazione di Gerald Ford – che in più non brillava per carisma e intuito politico e che gli americani ricordano solo per avere concesso il “Presidential Pardon” a Nixon – sono successe cose che hanno radicalmente mutato gli assetti internazionali nei decenni a venire.
Vorreste sapere quali sono queste cose? E allora ricordatevi che il vice presidente di Ford era Nelson Rockefeller, politico di razza, vera e propria “ombra” del presidente e soprattutto fratello di quel David che, tra le altre cose, creò il Gruppo Bilderberg e la Commissione Trilaterale: come dire, un simpatico lobbista, che aveva idee molto chiare sulla globalizzazione e sul modo di condurla.
Se e in quale misura le strategie di David abbiano influenzato Nelson e conseguentemente l’amministrazione Ford, non è dato sapere. Ma sicuramente hanno influenzato, e parecchio, le amministrazioni dei presidenti succedutisi nella carica dopo Ford, visto che molti di essi sono stati “vicini” a (se non membri attivi di) Bilderberg e Trilaterale.
Mi fermo qui. Ma certo, con questi precedenti, sarebbe molto meglio che il 25mo emendamento restasse sepolto nel cassetto in cui giace dal 1974.